Come scegliere lo smartwatch: 7+1 consigli per trovare il migliore per te

La scelta di uno smartwatch può essere a dir poco complicatissima per un utente non navigato. Ci sono così tante tipologie di indossabili che il concetto di smartwatch migliore è radicalmente diverso a seconda delle vicissitudini di ciascun utente. Sfogliando le pagine di Amazon o altri store avrete sicuramente notato che esistono smartwatch con i design e i prezzi più disparati, a partire da pochi euro fino ad arrivare a centinaia di euro.

Ci sono modelli che come Apple Watch e i wearable con Wear OS possono sostituire gli smartphone, altri che invece vogliono essere utili come sportwatch per monitorare l’attività fisica (i cosiddetti fitness tracker), altri ancora che si focalizzano sul design e così via. Oltre ai produttori di smartphone come Samsung, Apple, Xiaomi e OPPO, ci sono anche tantissime altre aziende di alto livello che producono questi dispositivi indossabili equipaggiandoli con sensori avanzati come GPS e cardiofrequenzimetro di fascia alta.

Ma come scegliere il miglior smartwatch e perchè preferire un modello piuttosto che un altro? Meglio un modello top di gamma o anche uno smartwatch economico a pochi euro può essere valido? Ecco a voi 8 consigli per scegliere l’orologio smart perfetto per le vostre necessità.

I 7+1 consigli per scegliere lo smartwatch migliore

Smartwatch o smartband?

Una delle prime decisioni da valutare è se avete bisogno di uno smartwatch o di uno smartband. A differenza degli smartwatch che hanno uno schermo dalla forma classica, gli smartband si caratterizzano per un display di forma allungata con larghezza simile a quella del cinturino (appunto per sembrare dei bracciali) che può visualizzare meno informazioni ma allo stesso tempo può risultare più comodo grazie a una maggiore compattezza.

I braccialetti smart di norma hanno prezzi molto più bassi rispetto a quelli degli smartwatch. Solitamente sono però incentrati sul monitoraggio dell’attività fisica e le funzionalità aggiuntive che offrono non sono numerose come quelle degli orologi. Su www.recensioniorologi.it potete trovare una selezione di smartwatch e smartband di qualità disponibili sul mercato al momento.

Il form factor dello smartwatch

Assumendo che abbiate scelto di acquistare uno smartwatch in quanto più versatile e avanzato, sul mercato troverete due principali form factor. Uno prevede un display di forma squadrata (che può essere quadrato o rettangolare), mentre l’altro consiste in un display circolare.

Il dibattito su questi due formati va avanti all’infinito e in realtà non esiste uno meglio dell’altro, ma tutto dipende dalle esigenze dell’utente. Se preferite l’usabilità e quindi la comodità nell’utilizzarlo, allora un indossabile con display quadrato o rettangolare è un’opzione decisamente migliore. Le forme squadrate permettono di navigare meglio nell’interfaccia utente e di visualizzare schermate più complete.

Il display rotondo è invece più adatto a coloro che desiderano avere uno smartwatch esteticamente più bello, elegante e simile ad un vero orologio. Ciò va però a scapito dell’usabilità, dato che gli elementi dell’interfaccia dovranno essere limitati per adattarsi alla forma circolare del display e l’interazione con il touch screen sarà meno immediata.

Il sistema operativo

Il sistema operativo è forse l’elemento più importante da considerare in uno smartwatch. E’ all’interno di esso che risiedono tutte le funzionalità, che possono essere radicalmente diverse sia nel numero che nella tipologia da un wearable all’altro. Possiamo classificare i sistemi operativi in tre macro categorie con i più importanti: Wear OS, watchOS e altri sistemi operativi minori o proprietari.

Gli smartwatch Wear OS hanno un sistema operativo Google basato su Android e supportano quindi i servizi Google e tante app disponibili nel Play Store. Quelli con watchOS sono gli Apple Watch (nella fascia alta Apple Watch è il più venduto) e rappresentano la controparte di Wear OS. Infine abbiamo i sistemi operativi proprietari e quelli minori che sono focalizzati principalmente sul monitoraggio dell’attività fisica e non sono avanzati come Wear OS e watchOS.

Sebbene i sistemi operativi Wear OS e watchOS siano i più avanzati e gli smartwatch che li offrono siano tendenzialmente più costosi, non si tratta di sistemi operativi adatti a tutti. Le loro funzionalità avanzate, infatti, limitano tantissimo l’autonomia, che può arrivare a qualche giorno al massimo.

La musica cambia con i sistemi operativi proprietari e minori (come RTOS e Zepp OS) che invece possono far durare la batteria anche più di un mese grazie ai loro bassi consumi. Gli smartwatch Wear OS e watchOS sono più indicati per coloro che vogliono un indossabile che possa sostituire uno smartphone e non si preoccupano dell’autonomia, mentre gli altri sono per chi è interessato a questi indossabili principalmente per monitorare salute e attività fisica.

Attenzione: i wearable senza Wear OS o watchOS non monitorano solo l’attività fisica ma solitamente hanno anche altre funzioni e mini app come la gestione notifiche, il controllo della fotocamera dello smartphone, la sveglia e così via.

Smartphone e companion app

Una scelta oculata di uno smartwatch va effettuata anche tenendo conto dello smartphone che vi si vuole abbinare e della companion app con cui lo si andrà ad utilizzare. Se avete uno smartphone Android allora è più sensato scegliere uno smartwatch con Wear OS, mentre con iPhone non ha senso preferire un Wear OS ma è meglio optare per un Apple Watch.

In quanto agli smartwatch con sistemi operativi proprietari, solitamente sono pienamente compatibili con entrambi i sistemi operativi degli smartphone, tuttavia è sempre meglio accertarsi che lo siano guardando la scheda tecnica.

Ogni smartwatch è solitamente compatibile con una companion app: è su di essa che vengono mostrate le statistiche in modo dettagliato ed è su di essa che si modificano le impostazioni del dispositivo indossabile. Assicuratevi quindi che anche la companion app per smartphone sia di qualità e completa come il sistema operativo.

I sensori

Se desiderate monitorare l’attività fisica in modo più avanzato, avete bisogno di uno smartwatch dotato di determinati sensori. Tra questi troviamo ad esempio il GPS, che permette di tracciare la posizione e i percorsi effettuati monitorando l’attività sportiva in modo molto più preciso.

Oppure il sensore SpO2 che tiene traccia di un parametro molto importante: la saturazione di ossigeno nel sangue. Non parliamo del sensore di battito cardiaco perchè è ormai presente su praticamente tutti i modelli, ma alcuni sono dotati di funzione ECG che può effettuare l’elettrocardiogramma.

Precisiamo che solitamente gli smartwatch economici non sono precisissimi nelle misurazioni, per cui se praticate lo sport a livello agonistico o volete molta accuratezza sarebbe meglio optare per un modello di fascia alta.

La connettività

Oltre alla connettività Bluetooth che consente il collegamento allo smartphone, gli smartwatch possono avere anche altri moduli che ne espandono gli scenari di utilizzo. Parliamo ad esempio della connettività cellulare, presente sui modelli più avanzati sotto forma di eSIM, che consente di effettuare e ricevere chiamate o di connettersi a internet tramite la propria offerta mobile.

Oppure del WiFi che serve per la connessione a una rete domestica. Queste opzioni di connettività riguardano però prettamente i modelli Wear OS e gli Apple Watch, non quelli economici. Abbiamo già parlato dell’utilità del GPS, tra le opzioni di connettività più ambite dagli sportivi.

L’autonomia

L’autonomia della batteria può cambiare radicalmente a seconda dello smartwatch, per cui è sempre bene visualizzare le informazioni ad essa relativa all’interno delle specifiche tecniche.

Come già accennato gli smartwatch con i sistemi operativi più avanzati avranno una scarsa autonomia (qualche giorno al massimo), mentre quelli con OS proprietari dedicati perlopiù all’attività fisica possono durare settimane. Ci sono però delle eccezioni che hanno a disposizione sia Wear OS che una modalità con sistema operativo semplice in grado di prolungarne l’autonomia.

La marca

Nell’impossibilità di controllare ogni singolo componente di uno smartwatch e nell’incertezza sulla sua affidabilità (specialmente per quanto riguarda le misurazioni dei parametri dell’attività fisica), la marca può essere indice di affidabilità.

Ad esempio uno smartwatch cinese di marca sconosciuta potrebbe risultare molto impreciso nelle misurazioni oppure avere addirittura funzioni finte (si trovano a pochi euro tantissimi orologi che millantano di misurare la pressione, ma in realtà non è vero). Tra le marche di smartwatch più affidabili ci sono Samsung, Apple, Xiaomi (e Amazfit), OPPO e Huawei se consideriamo i produttori di smartphone, oppure Garmin, Fitbit, Suunto in ambito sportwatch professionali.

Michele Ingelido: Blogger che da anni lavora nel settore tecnologico. Da perito tecnico mi definisco non solo un incurabile fanatico della tecnologia, ma anche un profondo estimatore di tutto ciò che intelligentemente crea innovazione, specie se in modo anticonformista… Un po’ come il Rock ‘n Roll!