Quest’anno Google ha rilasciato la seconda generazione del Google Nest Hub, che è di fatto il suo secondo smart display. Big G si è dimostrata molto più selettiva e ha deciso di seguire un approccio diverso rispetto ad Amazon con i suoi Echo, concentrandosi su pochi modelli ma includendo in essi funzioni e hardware con un alto tasso di innovazione.
Il Google Nest Hub di seconda generazione di cui vi parliamo in questa recensione non è solo un dispositivo che colma le lacune della precedente generazione, ma introduce anche delle novità con le quali l’azienda ambisce a rivoluzionare il mondo della smart home, espandendosi nei campi di salute e intrattenimento in modo molto più prepotente. Andiamo ad esaminarne tutte le caratteristiche e potenzialità.
Google Nest Hub (2a gen): la recensione completa
Design
Google Nest Hub (2a gen) non presenta cambiamenti dal punto di vista del design rispetto alla precedente generazione, se non fosse per la rimozione del bordo che ne migliora l’estetica. Tuttavia anche non avendo modificato il suo aspetto, resta uno degli smart display più belli. Ad alcuni potrebbero non far piacere le cornici accentuate attorno allo schermo, ma non è esattamente così se questo dispositivo viene visto come una cornice digitale, che è tra l’altro una funzione alla quale può assolvere.
Si tratta di uno smart display che non presenta una bellezza estasiante, ma che sta bene in qualsiasi tipo di stanza e con ogni arredamento. Ha una base rivestita in tessuto con colorazione a scelta tra grigio chiaro e grigio antracite che a prima vista è voluminosa ma non ingombra molto. Le dimensioni complessive sono giuste, adatte sia a chi desidera uno schermo sufficientemente ampio che a coloro che non vogliono occupare ampi spazi.
Display
Lo schermo di Google Nest Hub di seconda generazione è un LCD che ha una diagonale di 7 pollici e una risoluzione che viene indicata come HD ma che in realtà non arriva a 720p fermandosi a 1024 x 600 pixel. Tuttavia non è possibile percepire immagini poco risolute o non soddisfacenti dal punto di vista della qualità perchè questo display è in grado di adattare la temperatura del colore ed anche la luminosità all’ambiente circostante in modo molto capillare.
Per via della risoluzione limitata vi troverete sempre di fronte ad un’interfaccia con pochi elementi a video e di grandi dimensioni: aspetto utile per chi vuole usare le varie funzionalità facilmente ma meno adatto per coloro che vogliono avere sott’occhio tante funzioni e panoramiche senza per forza cambiare pagina di continuo.
Software
Il software di questo smart display è naturalmente basato su Google Assistant e si collega all’app Google Home da installare sullo smartphone per la gestione della smart home. Il software si presenta con un’interfaccia chiara e intuitiva, e soprattutto ha il Chromecast integrato grazie al quale potrete proiettare i contenuti dal vostro smartphone direttamente su Google Nest Hub (2a gen) con un semplice tocco.
Nelle attività più esose di risorse come sfogliare i video o le playlist di Spotify, abbiamo purtroppo notato che il software manca un po’ di fluidità. Ciò può dare fastidio quando si gira liberamente tra i file multimediali e non ce lo aspettavamo su servizi come YouTube. Il software dispone le varie attività gestibili dallo smart display in modo molto ordinato dividendole in tab, e in ciascuna tab sono presenti delle “card” con le singole funzionalità facilmente accessibili.
Manca però la possibilità di personalizzare la “schermata Home” inserendoci i collegamenti che più preferiamo. Sarebbe stato un grande valore aggiunto poter impostare i collegamenti a determinate luci o altri apparecchi smart home per poterli attivare o disattivare direttamente nella schermata principale come con un interruttore sempre a portata di mano.
Basta però accedere alla schermata Controllo della casa per trovare tutto ciò di cui abbiamo bisogno, a patto che i dispositivi siano stati collegati a Google Assistant tramite l’app Google Home. Molto interessante la sezione Esplora che sul dispositivo consente di scoprire nuove funzionalità di Google Assistant da utilizzare su Google Nest Hub 2.
Altre schermate sono Contenuti multimediali con la possibilità di vedere video e ascoltare musica, Comunicazioni che raggruppa una “rubrica” dei propri contatti e la schermata Benessere che contiene la funzione di monitoraggio del sonno di cui vi stiamo per parlare.
Funzionalità
Le funzionalità che Google Nest Hub 2a gen mette a disposizione sono molteplici e come già anticipato non si limitano solo alla smart home, ma si espandono in varie categorie dall’intrattenimento alla salute, passando per l’informazione. Il suo cuore è Google Assistant, grazie al quale potrete utilizzare tutti i comandi vocali che usate anche su Android ed anche molto di più.
E’ presente il controllo capillare dei dispositivi smart home non solo tramite i comandi vocali, ma anche dal display con schermate simili a quelle dell’app Google Home, anche se con meno funzioni. Attraverso lo schermo potrete accendere, spegnere e personalizzare le luci, controllare gli altri dispositivi smart home ed anche tutte le TV e i set-top box dotati di Android TV in quanto è incluso un vero e proprio telecomando.
Attraverso Google Assistant potrete fare qualsiasi tipo di ricerca sul web chiedendo all’assistente informazioni su luoghi, persone, notizie, sport e tanto altro. Quando chiedete contenuti informativi, dopo la risposta di Google potrete ricevere, ove opportuno, dei link per approfondire quanto detto su una pagina web. Inoltre è possibile chiedere le ricette, che verranno mostrate sotto forma di video passo passo, con possibilità di seguirle in tempo reale.
Mentre non si utilizza Google Nest Hub di seconda generazione, può fungere da cornice digitale mostrando sfondi presi in automatico dal web, le proprie foto su Google Foto oppure la rana del meteo, che è una simpatica ranocchia posta in un ambiente che rispecchia le condizioni meteo attuali. Le info sul meteo vengono proposte anche accanto all’orario sempre presente a video.
Google Nest Hub 2a gen come già accennato è in grado di adattare la luminosità e i colori del display alle condizioni dell’ambiente che ci circonda per non dare mai fastidio agli occhi, nemmeno di notte mentre stiamo dormendo, quando lo schermo può spegnersi di notte o diventare estremamente poco luminoso. Oltre a tutte le funzioni di Google Assistant sono supportate le chiamate con Google Duo (sia ad altri smart speaker che agli smartphone) ed è possibile gestire le routine direttamente dal display. Con TIM si può anche chiamare utilizzando la propria linea come con un telefono fisso.
Senza usare l’app Google Home. Interessantissima è la presenza di Chromecast integrato, grazie a cui si possono proiettare i contenuti da altri dispositivi su Google Nest Hub 2a gen e viceversa. E’ presente anche il supporto a Project CHIP, che in futuro permetterà di utilizzare la domotica IP caratterizzata da una maggiore velocità per via dell’elaborazione direttamente in locale invece che in cloud (trattasi quindi di un’evoluzione del protocollo ZigBee).
Ma la vera chicca è la presenza di Project Soli, una tecnologia che si serve di speciali sensori radar per mappare l’ambiente circostante. Proprio grazie a Project Soli è possibile utilizzare la killer feature di questo dispositivo: il monitoraggio del sonno. Posizionando Google Nest Hub 2 sul comodino alla stessa altezza del materasso, riesce a monitorare il sonno in modo eccezionale.
L’analisi è davvero molto precisa e restituisce risultati molto dettagliati su ogni aspetto del nostro sonno. Il device analizza il respiro, il russamento, la tosse e tanti altri parametri per poi restituire un report completo e fornire consigli su come migliorare il proprio sonno. Project Soli può essere usato anche per interagire con Google Nest Hub di seconda generazione attraverso i gesti.
Ad esempio, sarà possibile fermare la riproduzione musicale mettendo la mano davanti allo schermo oppure fermare sveglie e timer passando rapidamente una mano davanti al display. A proposito di riproduzione musicale, su Google Nest Hub 2 è possibile ascoltare e gestire tramite lo schermo Spotify, e si può anche utilizzare YouTube sebbene non ci sia la possibilità di fare una ricerca manuale dei video. Non manca nemmeno Netflix con la possibilità di guardare i vostri film e serie TV preferite direttamente da questo display.
E’ però sempre possibile riprodurre la musica e i video dallo smartphone tramite la funzione Chromecast. Spostandosi sull’app Google Home si apre un mondo che consente di impostare le routine, creare gruppi di smart speaker, gestire in modo più capillare la domotica, inviare annunci ai vari altoparlanti, collegare i vostri account di varie piattaforme, gestire le liste della spesa e tanto altro.
L’unica vera pecca è la mancanza di una videocamera: una soluzione attraverso la quale Google ha voluto rimarcare tutto il rispetto per la privacy dell’utente, ma che impedisce le videochiamate. Come avrete probabilmente capito, con Google Nest Hub 2 oltre alla smart home anche l’intrattenimento e la salute entrano prepotentemente nelle vostre case senza il bisogno di restare attaccati ad uno smartphone.
Grazie a diverse innovazioni questo display prova anche a rivoluzionare il settore della smart home. Oltre al WiFi per la connessione a internet c’è anche il Bluetooth 5.0 nel caso lo si voglia collegare allo smartphone per usarlo come altoparlante completo.
Prestazioni
Le performance di Google Nest Hub di seconda generazione sotto quasi tutti gli aspetti sono eccellenti. Vi abbiamo già parlato di quelle riguardanti il monitoraggio del sonno, delle quali siamo rimasti davvero soddisfatti in quanto questo device riesce a garantire risultati più fedeli di molti indossabili anche di fascia alta, nonostante non possa monitorare il battito cardiaco.
La parte audio, di cui vi parleremo nel prossimo paragrafo, è altrettanto soddisfacente. Lo stesso vale per Google Assistant che è stato migliorato parecchio negli ultimi anni, e che grazie al supporto del motore di ricerca Google è indubbiamente l’assistente più avanzato per un uso generalista.
Sono invece da migliorare le prestazioni nel senso di fluidità durante lo scorrimento dell’interfaccia, specialmente in YouTube e Spotify dove abbiamo notato lag consistenti. Inoltre il display potrebbe essere sfruttato un po’ meglio, magari con un’interfaccia che permette di integrare più elementi nella stessa schermata e opzioni di personalizzazione per la home. Anche il radar di Project Soli si comporta egregiamente, anzi, è fin troppo sensibile con il risultato che a volte quando ci si trova davanti a Google Nest Hub 2 si finisce con il mettere in pausa la musica involontariamente.
Google ha infine intrapreso tutti gli accorgimenti necessari a garantire la massima privacy: oltre ad escludere la videocamera garantisce il salvataggio dei dati sul tracciamento del sonno, sui movimenti e di tutti gli altri sensori solo in locale, senza inviarli nel cloud. L’altoparlante consuma 15W, molto poco e per nulla esoso in bolletta.
Audio
Uno dei miglioramenti più evidenti implementati su Google Nest Hub 2 rispetto alla precedente generazione riguarda proprio il reparto audio. Il dispositivo è equipaggiato con driver da 43,5 mm che diffondono il 50% di bassi in più rispetto al predecessore. Non siamo ai livelli di Nest Audio ma il suono è caratterizzato da grande pienezza in tutte le frequenze.
Sono stati inseriti su questo dispositivo ben tre microfoni e dobbiamo dire che hanno un’ottima sensibilità, con una percezione dei comandi vocali sempre precisa. Restano ancora perplessità se ci sono altri rumori nell’ambiente intorno, ma i miglioramenti sono molto evidenti e rendono l’interazione con questo dispositivo molto più facile.
Google Nest Hub 2: Conclusione e prezzo
Il prezzo di listino di Google Nest Hub 2 è di 99,99 euro e Big G ha optato per una riduzione rispetto al precedente modello. Durante il Black Friday siamo riusciti a trovarlo a 49,99 euro, prezzo a cui è diventato un vero best-buy. In ogni caso, anche a prezzo di listino, si tratta di un dispositivo abbordabile per quello che offre, anche perchè porta nel settore dell’innovazione e tante funzionalità interessanti per l’intrattenimento a casa.
Ha le sue pecche che abbiamo già elencato e nonostante le sue innovazioni e le tante funzioni non è facile abituarsi ai vantaggi che offre con naturalezza e renderlo utile quotidianamente (ad esclusione della smart home). Ma tutto sommato riesce a garantire un’esperienza mai deludente e ben rodata per chiunque voglia avvicinarsi alla smart home e a un hub casalingo in grado di semplificargli la vita rendendola più smart e ricca di contenuti facilmente accessibili.
Vogliamo concludere rispondendo a una domanda che si fanno in moltissimi: ha senso sceglierlo al posto degli Amazon Echo Show? Se il vostro obiettivo è usarlo solo per la smart home no perchè Alexa è un po’ più reattiva e accessoriata sotto questo punto di vista, ma se volete integrarlo in un’ecosistema di prodotti con software Google (inclusi gli smartphone Android e le Android TV) e se desiderate ottenere un’esperienza di ricerca di alto livello per trovare informazioni, allora ne vale la pena.
Specifiche tecniche
- Dimensioni e peso: 177,4 x 120,4 x 69,5 mm / 558 g
- Colorazioni: grigio chiaro e grigio antracite
- Display: 7″ IPS 1024 x 600 pixel
- Audio: driver da 43,5 mm, 3 microfoni, tasti volume e switch per disattivare il microfono
- Sensori: sensore ambientale, sensore cromatico, sensore Soli
- Consumo: 15W
- Prezzo: 99,99€
Google Nest Hub (2° generazione)
- Design - 7/107/10
- Display - 7/107/10
- Software - 7.5/107.5/10
- Funzionalità - 10/1010/10
- Prestazioni - 7/107/10
- Audio - 8.5/108.5/10
- Prezzo - 7/107/10
Verdetto finale
Google Nest Hub (2° generazione) è uno smart display tuttofare che è riuscito a colmare tutte le lacune del suo predecessore offrendo non solo un’esperienza smart home più completa che mai, ma anche un comparto audio-video d’eccellenza. Si sente però la mancanza di una videocamera e arrivati a questo punto anche di un software che offra più possibilità.
- Monitoraggio sonno al top
- Chromecast integrato
- App aggiuntive
- Ottima esperienza visiva
- Audio di alto livello
- Niente fotocamera
- Fluidità non al top