Vale la pena acquistare uno smartphone di fascia alta? Ha senso spendere di più per avere uno smartphone più affidabile o ci si può accontentare del miglior smartphone per rapporto qualità prezzo come quelli venduti intorno ai 300 euro o ai 500 euro? E gli entry-level, che tipo di esperienza utente garantiscono?
Queste sono solo alcune delle domande che gli acquirenti si pongono prima di decidere se optare per il miglior smartphone economico, se spostarsi sulla fascia media o se spendere un patrimonio per un top di gamma. Non è affatto facile valutare tutti gli aspetti di un telefono cellulare e tra prestazioni, audio in chiamata, fotocamere e display ci sono troppe specifiche da prendere in esame. Ed è per questo che in molti finiscono per fare la scelta più sbagliata sia per gli smartphone Android che per gli iPhone.
In questa guida vi illustreremo tutte le principali differenze tra gli smartphone di fascia alta, media e bassa per farvi capire se nel vostro specifico caso vale la pena comprare uno smartphone di fascia alta o potete accontentarvi di modelli economici arrivando a risparmiare anche parecchio. Prima di procedere vi invitiamo a leggere con attenzione il prossimo paragrafo perchè contiene informazioni che non vi porteranno ad un acquisto fuorviante qualunque siano i prezzi e le offerte.
Smartphone di fascia alta, fascia media e low cost a confronto
Di seguito effettuiamo un confronto tra le caratteristiche degli smartphone di fascia alta, media e bassa per capire se vale la pena comprare un top di gamma o ci si può accontentare di medi di gamma o entry-level. Cercheremo di illustrarvi nel dettaglio cosa cambia al variare della fascia di prezzo e se i cambiamenti sono adatti alle vostre esigenze.
Attenzione: le considerazioni che stiamo per fare valgono in linea generale. Ogni smartphone è diverso da un altro e sono presenti sul mercato eccezioni con specifiche tecniche atipiche. Ad esempio, se vi diciamo che un dispositivo di fascia media solitamente non ha una fotocamera da vero camera phone, ciò non vuol dire che non esistono smartphone di fascia media che non siano camera phone di alto livello. Si tratta quindi di considerazioni in linea di massima che non tengono conto di scelte specifiche fatte dai produttori per determinati modelli.
Design: cosa cambia?
Tra gli smartphone di fascia bassa e quelli di fascia alta il design e la qualità costruttiva arrivano a cambiare considerevolmente. I modelli di fascia entry-level hanno spesso un design più datato, sono meno curati nei particolari ed hanno materiali più cheap: sono solitamente realizzati in policarbonato.
Se ci si sposta verso la fascia media si iniziano a trovare design inclusivi di scocca in vetro per una qualità costruttiva migliore. Le differenze vanno invece ad assottigliarsi tra la fascia media e quella alta. Non è difficile trovare nella fascia media modelli con scocca in vetro e profilo in alluminio proprio come i top di gamma. E in molti casi è impossibile capire le differenze a occhio nudo.
Gli smartphone più costosi però possono avere qualcosa in più, come ad esempio l’impermeabilità (presente su ben pochi midrange) o materiali ancor più ricercati del vetro e del metallo, come la ceramica, la pelle e l’acciaio. Riepilogando, in linea di massima tra fascia media e alta non cambia moltissimo se escludiamo i modelli oltre i 1.000€ di prezzo, mentre tra fascia media e bassa ci sono differenze estetiche importanti.
In un design premium ci possono essere anche ottimizzazioni aggiuntive come un display borderless che copre una percentuale più alta del pannello frontale, un corpo sottile e leggero e un look più minimale.
Display: differenze evidenti o marginali?
Man mano che aumenta il prezzo, aumenta considerevolmente anche la qualità dei display. Sulla fascia bassa troviamo modelli dotati di bassa risoluzione e quindi definizione non altissima, pannelli IPS di qualità solo sufficiente e non luminosissimi. Spostandoci dalla fascia bassa a quella media è ancora facile trovare pannelli IPS, tuttavia aumenta la risoluzione e il dettaglio arrivando al Full HD+, e spesso si può avere anche un refresh rate più alto.
Spostandoci sulla fascia medio-alta troviamo invece molti display AMOLED che spesso si caratterizzano per una resa cromatica migliore e maggior visibilità. I top di gamma più costosi spesso aumentano ulteriormente la risoluzione e migliorano la resa dei colori, pur restando con pannelli AMOLED.
Hardware: velocità e prestazioni a confronto
Naturalmente anche il comparto hardware, nel quale troviamo processore, RAM e memoria interna, cambiano al variare del prezzo. Esistono processori per smartphone di fascia bassa, media e alta, così come ci sono configurazioni di memoria più o meno ricche di RAM e storage integrato. Tuttavia già arrivando sulla fascia di prezzo dai 400 ai 500 euro è possibile trovare processori di fascia alta, per delle prestazioni che sono vicine a quelle dei top di gamma.
Per avere un cosiddetto flagship killer (ossia un device con hardware top di gamma a poco prezzo), però, bisogna scendere a compromessi con le altre specifiche come display e fotocamera, spesso di livello inferiore agli high-end. La differenza tra hardware di fascia media e alta non si nota con l’uso di tutti i giorni (internet, social, chat…), ma in scenari come il multi-tasking (tantissime app aperte contemporaneamente) e il gaming.
Software: siamo lì, ma occhio agli aggiornamenti
Di solito il software è praticamente lo stesso su tutti gli smartphone di uno stesso brand, a partire dall’entry-level al top di gamma. O quasi. Spesso vengono aggiunte alcune funzionalità aggiuntive sui modelli più costosi, ma nulla di trascendentale. La differenza importante riguarda invece gli aggiornamenti: spesso vale la pena acquistare smartphone di fascia alta perchè vengono aggiornati più a lungo e supportati in modo più attento a livello software.
Basti pensare che Samsung è arrivata a garantire 3 anni di aggiornamenti software ai suoi top di gamma, incluse le patch di sicurezza che vanno a chiudere le vulnerabilità di Android. Per maggiori informazioni, consultate la nostra guida all’acquisto con gli smartphone più sicuri con i migliori per privacy e sicurezza. Vale quindi la pena scegliere uno smartphone di fascia alta se vi importa del software aggiornato e se pianificate di non cambiarlo dopo poco tempo.
Fotocamera: la principale criticità
Il comparto fotografico è nella stragrande maggioranza dei casi il principale elemento che fa notare la differenza fra un top di gamma e un medio o basso di gamma. I costi per realizzare fotocamere d’eccellenza sono alti e quando ci si sposta da smartphone di fascia alta a fascia media la differenza è tanta.
Le fotocamere dei midrange sono spesso sprovviste di OIS (stabilizzazione ottica), teleobiettivo per lo zoom ottico oltre 2x e di un sensore principale di fascia alta. Sui top di gamma troviamo invece questi elementi e la differenza in termini di qualità fotografica è notevole, specialmente in scarse condizioni di luce.
Batteria: spesso sono meglio gli smartphone low cost
Molte volte la batteria è il tallone di Achille dei top di gamma. Essendo dotati di una componentistica che consuma più energia, hanno spesso un’autonomia inferiore. Inoltre, affinchè possano avere design sottili e da urlo, i produttori sono spesso restii ad includere batterie davvero grandi negli smartphone di fascia alta.
Nella maggior parte dei casi (se non nella quasi totalità) i veri battery phone, ossia i telefoni la cui batteria dura di più, sono entry-level e di fascia media. Nella fascia alta troviamo però dei vantaggi relativi alla ricarica: abbiamo velocità di ricarica più alte grazie alle tecnologie di ricarica rapida più avanzate, il supporto alla ricarica wireless (non sempre) e la ricarica wireless inversa.
Altre differenze
Altre differenze più o meno importanti (a seconda dell’utente) che si possono riscontrare tra gli smartphone di fascia alta, media e bassa sono la presenza o meno dei seguenti componenti.
- NFC: connettività a corto raggio per i pagamenti da smartphone presso gli esercenti di attività commerciale.
- 5G: rete mobile di quinta generazione in fase di diffusione in Italia con velocità molto più alte rispetto al 4G.
- Wi-Fi 6: nuovo standard WiFi dalle prestazioni più alte.
- Jack audio: entrata da 3,5 mm per le cuffie, tendenzialmente più presente sui modelli economici.
- Lettore di impronte digitali: può essere integrato nel display o al di fuori di esso.
- Audio stereo: il doppio altoparlante.
- Slot micro SD: uno slot per espandere la memoria interna con una scheda esterna.
- Slot dual SIM: da la possibilità di inserire due schede SIM e due numeri di telefono nello stesso cellulare.
- Ricarica wireless: la tecnologia che consente di ricaricare semplicemente appoggiando lo smartphone ad una base, senza collegarvi un cavo.
Conclusioni: ha senso comprare uno smartphone di fascia alta?
Come forse avrete intuito leggendo il nostro confronto, se valga la pena o meno acquistare uno smartphone di fascia alta dipende dalle esigenze dell’utente. Per l’utilizzo leggero di tutti i giorni (social network, navigazione web con poche schede, app di messaggistica) e niente di più, un entry-level può anche bastare.
Se desiderate prestazioni maggiori, una fotocamera che non sfiguri e un display che sia bello anche se non paragonabile a una TV, allora potete accontentarvi di un medio di gamma. Se però volete una vera e propria Reflex (si fa per dire, naturalmente) all’interno del vostro cellulare, siete degli audiofili, necessitate di tanti aggiornamenti nel lungo periodo e desiderate anche un display sopraffino, allora può aver senso un top di gamma.
Naturalmente ci sono anche tanti altri aspetti e sfaccettature da considerare, ma dipendono tutti dalla tipologia di utente e ci sono così tante combinazioni tra le necessità dell’utenza che è impossibile coprire tutto. Speriamo tuttavia di avervi dato una panoramica completa da cui trarre le vostre conclusioni in base ai vostri bisogni.
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